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P.R.G. città di terni

TERNI

1996-2009

Progettista con Prof.Arch. Paolo Portoghesi (capogruppo), Bruno Agabiti, Pier Luigi Agostini, Carla Comello, Giuseppe Belli, Marilinda Briganti, Francesco Cucchetto, Alberto Franceschini, Aldo Tarquini

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Nei progetti per Terni e per Cascia è presente l’idea affrontare i temi necessari della progettazione della città attuale, come quelli della riqualificazione della periferia e quello di una espansione moderata ed “estensiva” della città attuale, seguendo l’idea del tempo della città, di un ordine della città orientato dal tempo, di una sostanziale continuità fatta di centralità successive. La periferia della città è stata misurata secondo l’idea di centralità  che si dispongono lungo i percorsi matrice ed intorno alle quali crescono realmente i quartieri della realtà urbana. La riqualificazione del progetto rivela quindi la continuità di questo ordine, restituendone la visibilità, potenziandone la riconoscibilità d’uso e prevedendo nelle centralità nuove opportunità, nuovi servizi, ipotesi di sostituzione edilizia e di ristrutturazione con dotazioni pubbliche e di uso pubblico. Tutta la periferia è dunque articolata in queste misure di centralità, naturalmente disposte secondo una pedonalità ragionevole, circa 750 metri di diametro, e servite da un disegno dei tracciati di scorrimento coerenti con i percorsi matrice, varianti e raddoppi organici di una città formata nel tempo.

NUOVO P.R.G. CASCIA 

CASCIA, PG

2000

Progettista con Prof.Arch. Paolo Portoghesi (capogruppo)

 

Cascia è una piccola cittadina di montagna, il cui territorio accessibile e contiguo al centro consolidato  è ormai saturo e privo della possibilità di  ulteriori espansioni. Il tema delle espansioni residenziali di futura previsione era quindi quello di realizzarle non solo in una misura limitata ma anche in relazione con il paesaggio. I punti di paesaggio del progetto di PRG suggeriscono forme del nuovo insediamento disposte secondo una centralità, borghi intorno ad un piccolo centro e non solo schierati in generico affaccio verso il panorama, come i “trenini” di piccole case a schiera che oggi segnano le periferie e i paesaggi delle nostre città e dei paesi. Misura di una crescita per centralità successive, in un rapporto non oppositivo con la natura e in continuità con la geografia del paesaggio.

NUOVO P.R.G, CAMPELLO SUL CLITUNNO

2005-2009

Progettista capogruppo

con Giovanni Baglioni, Giulio Campana, Cristina Curti, Abaco srl

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Campello sul Clitunno non è il nome di un centro abitato ma indica l’insieme di più centri, Ravale, Bianca, Villa, Palazzo, Settecamini, uniti da una corona di strade che si fronteggiano intorno ad un grande spazio aperto comune. Il progetto di piano consolida  questa particolare identità confermando il ruolo di questo spazio in un parco urbano aperto e non costruito, segnato ai margini da nuovi servizi e immaginando la crescita come completamento diffuso delle piccole località esistenti.  Diceva Saverio Muratori: “...pianificare vuol dire lasciare lavorare la realtà, comprendendone il senso del migliore utilizzo. In altre parole l’uomo deve saper gestire il suo patrimonio e non inventarlo o trasformarlo. Ormai si deve fare la scuola del gestore e non già quella dell’esecutore; non riformare l’ambiente ma riformare la coscienza del gestore”.  Progettare è riconoscere.

P.R.G. TUORO SUL TRASIMENO PG

2008-2019

Progettista capogruppo

con Giovanni Baglioni, Giuliano Carrozza, Mauro Cruccolini

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Tuoro sul Trasimeno è un bel paese ai confini con la Toscana disteso su un poggio rilevato sul lago Trasimeno. Possiede anche la particolare qualità di essere un territorio visibile in un unico sguardo, in un unico punto di vista. Il progetto rispetta la sua fisionomia armonica e completa nel paesaggio, riordinando alcuni limiti della sua storia urbanistica, come l’assenza di un tessuto edilizio nelle zone di nuova espansione dei centri principali, Tuoro, Vernazzano e Borghetto. Dispone le nuove prospettive di crescita in un tessuto di completamento degli insediamenti sorti in pianura lungo la viabilità e nella indicazione di un nuovo parco urbano, area aperta di agricolo compromesso compresa tra le aree residenziali e l’area artigianale.

ponte pedonale sul tevere

ROMA

2000

Progetto segnalato.

Progettista capogruppo con G. Longhi e G. Conti.

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Il concorso per il Ponte della Musica è stato un progetto abbastanza fortunato in cui ho affrontato la costruzione di questa nuova struttura in un particolare punto del paesaggio del Foro Italico, dove dall’altra parte del fiume le pendici del monte sono molto vicine e soprattutto si affaccia Villa Madama, la villa disegnata da Raffaello e altri che costituì anche la matrice compositiva del complesso sportivo di Del Debbio. Così il progetto provava non solo una struttura portante non emergente, in modo da non tagliare e ingombrare il paesaggio in quel punto dell’ansa del Tevere, ma anche si divideva in due bracci del quale uno guardava in modo diretto la villa.

nuovi complessi residenziali nella periferia milanese

MILANO

PARCHEGGIO AD USO PUBBLICO VIA DEL RIVO

TERNI

2009

Un parcheggio riunisce i percorsi pedonali di una frammentata periferia contemporanea verso la chiesa, disposto da una geometria centrata su un sito irregolare.

Il parcheggio di questa chiesa parrocchiale è anche un’occasione di meditazione sul pavimento. Ho inventato, disegnato e fatto realizzare la parte pedonale di questo suolo e l’ho disegnata in una geometria che Chesterton avrebbe apprezzato, un altro pezzetto di cielo con il lampione, che introduce ad un ponticello e poi alla chiesa della più grande periferia di questa città.

tto la villa.

PIAZZA E SISTEMAZIONE SPAZI PUBBLICI CASCIA

CASCIA, Perugia

2009

scalinata in via mameli

ROMA

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sistemazione di

piazza dell'aracoeli

CAMPAGNA

2004

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OTRICOLI STUDIO DI FATTIBILITA'

OTRICOLI (TR)

OTRICOLI ZOONIZZAZIONE 

ACUSTICA

OTRICOLI (TR)

PRG CALVI E OTRICOLI

(TR)

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