GENOVA
Concorso internazionale di progettazione per il masterplan di rigenerazione del “Quadrante Polcevera” e lo studio di fattibilità del nuovo parco urbano
GENOVA 2019
NODO POLCEVERA
Una nuova centralità ● L’evento, il tragico crollo del ponte Morandi, unisce in un atto unitario non solo le energie della ricostruzione ma anche la necessità di una memoria alla quale queste energie sono dedicate, un fatto civile importante e assoluto che costituisce di diritto un nuovo luogo dove una volta erano molti luoghi. La nuova centralità è quindi un nuovo luogo con l’ambizione di unire la sommatoria di luoghi diversi che il Ponte superava e continuerà a superare. Il progetto del nuovo Parco del Ponte, nelle sue premesse nascoste, ma anche nella proposta del gruppo di progettazione, persegue con chiarezza questo obiettivo, ricondurre ad unità, ad un centro civico monumentale poetico e civile, le parti diversamente articolate del quadrante Polcevera, con lo studio e la disposizione di nuovi dei tracciati ciclopedonali, che uniscono un’area di città frammentata e molto articolata, segnati da limiti fissi e duraturi come fiumi e tracciati ferroviari, nella nuova centralità della Piazza. E la nuova centralità della Piazza diverrà un nuovo luogo civile, luogo di memoria collettiva di Genova e dell’intera Nazione.
Città e poesia ● Disegnare la città è anche possibilità di aggiungere temi poetici all’identità e all’immagine urbana, come suggerisce l’esempio della città italiana, la sua bellezza e la sua eloquenza. La nuova centralità del Parco del Ponte indica in questo luogo la possibilità di una analogia poetica tra il nodo dei nuovi tracciati, la convergenza in un luogo e i nodi della memoria dell’evento e delle vittime, tra i nuovi percorsi del nuovo ponte e i percorsi interrotti della tragedia. Lo spazio della nuova centralità suggerisce anche una analogia di senso tra quella parte del cielo occupato dal nuovo Ponte e la parte di cielo che può essere occupata da quei dispositivi che sono da sempre la materia degli spazi pubblici, portici, rampe, dettagli monumenti. Il progetto mette insieme due parti di cielo diverse tentando una indicazione poetica nuova e una memoria di coscienza e gratitudine.
L’arte di mettere insieme la città ● Quello di unire il suolo di città è uno degli obiettivi di un progetto unitario che riguarda aree tanto diverse e frammentate nella costituzione di un unico parco. Non è solo, dovrebbe essere detto, generata dall’evento tragico del crollo del ponte,
ma appartiene ad una fase di trasformazione della città contemporanea occidentale, in cui a fronte di una difficile e limitata trasformazione delle destinazioni residenziali e produttive, si assiste alla rinnovata disponibilità per degrado e desuete destinazioni di frammenti di aree, di tracciati desueti, che costituiscono l’occasione di nuovi tentativi di visione d’insieme della città esistente, riqualificazione con una nuova visione d’insieme. Per orientare questa nuova visione del quadrante Polcevera occorre attenzione e conoscenza della realtà urbana attuale, con un effettiva lettura dei sui caratteri.